Il puntino rosso nell’immagine ha la sua importanza: è il primo asteroide “near Earth” scoperto da WISE. Crediti: NASA/JPL-Caltech/UCLA.
di Marco Castellani, Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) – Osservatorio Astronomico di Roma
La sonda Wide-field Infrared Survey Explorer (in breve WISE) ha scoperto il suo primo asteroide, il primo tra i centinaia che ci si aspetta possa trovare durante la sue missione consistente nel mappare l’intero cielo nelle bande infrarosse.
L’oggetto fa parte degli asteroidi che vengono chiamati “near-Earth object”, ovvero gli oggetti più vicini al nostro pianeta. E’ stato designato con il nome 2010 AB78 ed è stato scoperto da WISE il 12 gennaio. Dopo che il sofisticato software di bordo della sonda aveva rilevato un oggetto in movimento in un contesto di oggetti stazionari (stelle), i ricercatori hanno seguito l’oggetto appena individuato con attenzione e hanno potuto confermare la scoperta, con il telescopio da 2.2 metri dell’Università delle Hawai, sulla cima del monte Mauna Kea.
L’asteroide si trova attualmente a 158 milioni di chilometri da Terra. Dalle stime dovrebbe essere circa largo un chilometro, e gira intorno al Sole in un’orbita ellittica, ma su un piano inclinato rispetto al nostro Sistema Solare. L’oggetto passa tanto vicino al Sole quanto la Terra, ma a motivo della sua orbita molto inclinata, non passerà vicino al nostro pianeta. In ogni caso, anche se non c’è pericolo di impatto, gli scienziati continuano a monitorarlo.
WISE ha cominciato la sua scansione del cielo il 14 gennaio, e ci si attende possa trovare qualcosa come centomila asteroidi precedentemente mai visti, nella fascia tra Marte e Giove, oltre che centinaia di oggetti “near Earth”. Oltre a questo, ci si aspetta che possa trovare milioni di “nuove” stelle e galassie.
Decisamente, non male per una missione spaziale…! Voi che ne dite?
Per ulteriori informazioni: NASA/JPL Press Release su: http://www.jpl.nasa.gov/news/features.cfm?feature=2459&rn=news.xml&rst=2459 e
http://www.nasa.gov/mission_pages/WISE/multimedia/wise20100122.html .
Marco Castellani