di Elena Lazzaretto, Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF)-Osservatorio Astronomico di Padova
Lunedì 5 aprile, giorno di pasquetta, il Sole si è fatto sentire. Molti potrebbero obiettare che non è vero e che la giornata non è stata per niente soleggiata, ma l’intensa attività solare registrata dai satelliti non aveva nulla a che fare con il tempo meteorologico. Il Sole è stato causa della violenta tempesta geomagnetica che si è abbattuta sul nostro pianeta: noi non ce ne siamo accorti e fortunatamente nemmeno tutta la nostra “tecnologia orbitante” ne ha risentito.
Tuttavia, era dal dicembre del 2006 che non si registrava un fenomeno così intenso e grazie al satellite Soho i ricercatori lo avevano previsto, anche se si è verificato con un giorno di anticipo. Il 3 aprile scorso, Soho ha osservato una nube di particelle cariche che veniva letteralmente sparata via dal Sole alla velocità di 500 km al secondo. Diffondendosi nello spazio queste particelle hanno raggiunto la nostra atmosfera e hanno innescato delle aurore particolarmente spettacolari nelle regioni polari.
Questa emissione non ha provocato danni, ma avrebbe potuto se fosse stata più intensa: per questo è necessario monitorare i fenomeni di questo tipo e riuscire a prevederli.
Fonte: Urania, Notiziario di Astronomia e Astronautica dell’INAF disponibile su: http://www.cieloblu.it/ .
Elena Lazzaretto